Immigrazione, Romani (Fi): Tema non si affronta con ignoranza

di LaPresse

Roma, 9 ago. (LaPresse) - "Non è con l'ignoranza né con la superficialità che si possa affrontare la grande tragedia umanitaria in atto quotidianamente nel Mediterraneo". Lo dichiara in una nota Paolo Romani, presidente del gruppo di Forza Italia al Senato. Si tratta, dice Romani, di "una tragedia di fronte alla quale gran parte della classe politica italiana, maggioranza ed opposizione, appare inetta, incapace di agire, pronta solo ad utilizzare la morte di donne e bambini in fuga da fame e guerra per fare consenso o attaccare l'avversario politico"."Mi riferisco, senza giri di parole - afferma Romani -, a Grillo, sottolineando che i suoi in Parlamento votarono contro Eunavformed, l'operazione militare che una volta raggiunta la fase tre potrà finalmente agire sulle coste libiche, e a Matteo Orfini che indirizza insulti al centrodestra senza alcuna distinzione. A tutto ciò una forza politica responsabile non può arrendersi, ed è con laicissimo realismo che si deve approcciare un fenomeno sociale e storico complesso e diversificato al suo interno. Perché oggi sugli stessi barconi, accomunati dalla fine a cui spesso sono destinati, vi sono molteplici realtà: c'è chi fugge dalla guerra siriana o dalla fame dell'Africa subsahariana. E spesso i ponti di queste fatiscenti navi ancora rispettano le differenze sociali, con i ricchi sui ponti più alti e i poveri ammassati nelle stive, uguali solo quando le ultime speranze li abbandonano a pochi metri dalle nostre coste"."È solo comprendendo i diversi fenomeni - conclude Romani -, osserva, "che portano a quel solo terribile risultato rappresentato dall'immagine sulle prime pagine di tutti i giornali di ieri, e affrontandoli all'origine, sulle coste libiche, distruggendo i barconi, realizzando campi di rifugiati e organizzando un corridoio umanitario, che possiamo interrompere la sequenza mortale nel Mediterraneo. E definirci ancora un Paese civile".